Per rendere più chiara e di facile lettura le etichette, le nuove classi di efficienza si limitano ad una scala che va dalla A (migliore) a G (peggiore). 

Addio quindi alle classi supplementari caratterizzate dal segno + che rischiavano di creare confusione e minore consapevolezza in fase di acquisto.

Dal 1° settembre sono presenti anche dati relativi al tipo di luce della sorgente (bianco caldo, bianco neutro, bianco freddo), alla dimmerabilità (regolazione dell’intensità luminosa), alla durata media, ma anche alla resa dei colori e allo sfarfallio (lampeggiamento).

I consumatori possono accedere a queste informazioni attraverso il QR code riportato sulla nuova etichetta, che permetterà di conoscere informazioni supplementari sul prodotto presenti nella banca dati europea Eprel (European product registry for energy labelling).

Con questo strumento, sarà possibile paragonare informazioni sui costi di esercizio o caratteristiche funzionali ma anche cercare i prodotti più efficienti.

Previsto inoltre uno riscalaggio periodico, ogni circa 10 anni o quando una significativa percentuale di modelli sarà presente nelle due classi di efficienza più elevate. Per quanto riguarda le sorgenti luminose, la nuova etichetta energetica diventa obbligatoria per: sorgenti luminose con o senza unità di alimentazione integrata, direzionali e non direzionali, sorgenti luminose parte di un prodotto contenitore.

Tabella confronto classificazione energetica

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